Sorvolando il Ticino da nord a sud

Airolo, distretto di Leventina, agosto 1961. Veduta da ovest.
La fotografia offre un’immagine complessiva del centro abitato di Airolo, adagiato su un pianoro prossimo alla valle in cui scorre il Ticino. L’area occupata dalla stazione potrebbe apparire a prima vista sovradimensionata rispetto alla taglia dell’adiacente cittadina, se non fosse per il fatto che proprio da Airolo si imbocca la galleria ferroviaria del San Gottardo che conduce a Göschenen, inaugurata nel 1882. A sinistra dell’immagine, si scorge un treno che sta immettendosi nella galleria.
La fotografia è scatta al di sopra dell’area su cui sarà costruito il viadotto autostradale di Albinengo, opera degli ingegneri Aurelio Muttoni e Giuseppe Grignoli, risalente agli anni 1970-1972, e l’ingresso alla galleria stradale del San Gottardo, inaugurata nel 1980 e resa celebre dal portale d’ingresso opera dell’architetto Rino Tami.


Giornico, distretto di Leventina, agosto 1961. Veduta da sud-est.
Al centro dell’immagine campeggia la valle del fiume Ticino. Il centro abitato sorge sulle due sponde ed è attraversato, oltre che dal fiume, dalla strada cantonale, mentre la linea ferroviaria lo lambisce a sud ovest.
Tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, sul fianco Ovest della valle, verrà costruita l’allora strada nazionale (oggi autostrada) con i viadotti di San Pellegrino e della Biaschina.


Cadenazzo, distretto di Bellinzona, agosto 1961. Veduta da nord verso le pendici del Monte Ceneri.
In basso a sinistra si osserva il piccolo centro abitato, attraversato dalla via del Monte Ceneri, e si scorge la chiesa di San Pietro.
Nel corso dei decenni, la taglia delle strade sarà adattata all’aumento del traffico automobilistico e le pendici del Monte accoglieranno un tratto della strada nazionale aperta nel 1976 (successivamente autostrada.


Bironico, distretto di Lugano, agosto 1961. Veduta da sud-est verso il passo del Monte Ceneri.
La fotografia è dominata dalla tensione visiva generata dalle linee che disegnano i percorsi della ferrovia e della strada cantonale che da Bironico conducono a Rivera e proseguono poi verso il passo del Monte Ceneri. Lungo i binari sorgono gli edifici del centro abitato che, negli anni, si svilupperà principalmente sulla fascia occidentale, mentre un’eventuale espansione verso est sarà limitata dalla ferrovia.
Sempre a ovest del centro abitato sarà costruita la strada nazionale (successivamente autostrada) che conduce alla galleria del Ceneri, il cui imbocco sarà scavato poco al di sopra della galleria ferroviaria (visibile nella fotografia).


Muzzano, distretto di Lugano, luglio 1962. Il campeggio.
L’immagine ritrae in basso lo storico campeggio sulle rive del lago Ceresio. Alle spalle del campeggio si scorge il ponte della ferrovia che sorge sul territorio di Muzzano, in località Piodella. Sullo sfondo le vette dei monti Boglia e Brè.
Il tracciato della strada nazionale (successivamente autostrada) sarà costruito alle spalle del campeggio, nella fascia tra il lago Ceresio e il lago di Muzzano.


Melide, distretto di Lugano, agosto 1961. Veduta da est (dal lato di Bissone).
In primo piano, la punta morenica e sulla destra una spalla del ponte-diga che collega Melide a Bissone. A sinistra si discerne il parco espositivo Swissminiatur aperto nel 1959.
I lavori di allargamento della punta morenica che si intravedono sulla destra sono finalizzati ad accogliere il viadotto Melide, il cui cantiere inizierà nel 1962.


Bissone, distretto di Lugano, luglio 1962. Gli accessi ferroviario e carrabile al ponte-diga visto da sud.
Una parte del nucleo rivierasco di Bissone è visibile in basso a destra mentre al centro dell’immagine campeggiano gli accessi ferroviario e carrabile al ponte-diga. All’epoca, la strada cantonale aveva solo due corsie e la linea ferroviaria un solo binario.
I lavori di ampliamento del ponte permetteranno di accogliere un secondo binario ferroviario dal 1967 e un tratto dell’autostrada che collega Mendrisio a Grancia dal 1966.


Mendrisio, distretto di Mendrisio, luglio 1962. Il borgo di Mendrisio e la piana del Laveggio.
La città di Mendrisio e la piana che si estende fino a Riva San Vitale sulle sponde del lago Ceresio sono inquadrate da una zona sovrastante la via San Gottardo, che prosegue in via Pier Francesco Mola e via Franchini fino a raggiungere la città vecchia. Sulla sinistra si scorge dapprima il campo sportivo, poi la linea ferroviaria. Oltre la ferrovia passerà il tracciato della strada nazionale (successivamente autostrada) e le aree della piana da Rancate fino a Riva San Vitale saranno oggetto di un notevole sviluppo edilizio.


Chiasso, distretto di Mendrisio, luglio 1972. L’area ferroviaria di Chiasso.
La fotografia ritrae i quartieri di Chiasso a sud della linea ferroviaria. Al centro si riconoscono le aree della ferrovia e del Punto Franco. Sulla destra dell’immagine si distinguono i binari della linea ferroviaria Chiasso-Lugano.
Tra il 1962 e il 1966, di fianco alla fascia occupata dalla ferrovia, sarà costruito il primo tratto della strada nazionale (successivamente autostrada), che attraverserà poi tutto il territorio ticinese. Il segmento da Chiasso a Mendrisio sarà aperto al traffico il 22 dicembre 1966.